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Social Network alla ricerca del nuovo modello di business

The inflated numbers in social media

Con la prossima quotazione in borsa di Facebook, si fanno più frequenti i dubbi su una possibile nuova bolla internet. Come spiega Forbes, una bolla si verifica quando il valore si una società o di un prodotto è sopravalutato.

Ad oggi il modello di business di molti social media è prevalentemente la vendita di pubblicità ed i dati raccolti relativi agli utenti, grazie ai quali possono ottenere una migliore profilazione o, in modo più o meno trasparente, vendere i dati a società terze. Di qui, maggiore è il numero degli utenti, maggiore dovrebbe essere il valore potenziale di quella società/prodotto

Ora veniamo al punto. Navigando attraverso i report messi a disposizione da Social Bakers relativi a Facebook ho notato che in alcuni paesi (Principato di Monaco e Islanda per la precisione) l’incidenza degli utenti del Social Network di Zuckerberg è superiore al 100%.

Social Bakers - Facebook users penetration over 100% of population

E’ evidente – e non ci vuole un analista per dirlo – che qualcosa non funziona e che, altra cosa risaputa, molti utenti hanno più di un account. Questo porta ad alcune consideazioni:

  • Qual’è l’incidenza degli account duplicati? (account che corrispondono in realtà alla stessa persona)
  • Qual’è l’esattezza della profilazione?
  • Quanto è reale il ROI promesso agli investitori?

Proprio il dato di Monaco e Islanda porta alla considerazione della saturazione del portale che sta raggiungendo il 100% in molti paesi. In quelli ancora ad ampio margine di crescita economica, invece, potrebbe essere soggetto a censure e oscuramenti – riducendo di fatto il numero di utenti raggiungibili e, quindi, il valore potenziale.

Essendo il modello economico basato quasi esclusivamente sull’advertising, è evidente che si espone ai cicli economici del settore. La mancanza di differenziazione di business, come evidenziato da Webnews, è un altro fattore di rischio.

Stesse considerazioni possono essere applicate a Pinterest e Istangram (recentemente strapagato da Facebook), che risultano essere dei bellissimi giocattoli, accattivanti ma con una grande difficoltà a monetizzare le attività.

LinkedIN, da questo punto di vista, sta attuando una ottima operazione di allargamento del modello offrendo servizi alle imprese e ai singoli che non si limitano ad essere una semplice estensione di funzioni all’account base, ma veri e propri pacchetti di offerta studiati specificamente per categorie target come, ad esempio, LinkedIN Talent Pipeline che integra il concetto di salesforce automation al mondo delle Risorse Umane.

Qui sta la chiave. L’errore comune nella pianificazione di prodotto è pensare all’attuale segmentazione di target, cercando di estendere o di convertire l’offerta attuale da free a premium. Con la quantità di dati a disposizione, nulla vieterebbe la creazione di servizi premium completamente differenziati rispetto all’offerta base.

Specie per il business.

Published in Internet Marketing / Comunicazione Social Network & Social Media

3 Comments

  1. Perfecto…

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