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Tag: mobile

Turchia, Deficit e Smartphone

Il mercato del mobile in Turchia continua a crescere. Secondo l’Autorità per le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (BTK), il primo semestre del 2013 ha visto crescere del 7% l’importazione di smartphone, per un totale di oltre 6 milioni di apparecchi (contro i 5,7 dello scorso anno) con una previsione di fine anno che si attesta attorno ai 14 milioni di apparecchi importati. Una situazione, questa, che ha messo in allarme le autorità. Secondo i calcoli effettuati dal BTK, infatti, l’eccessiva importazione potrebbe arrecare un incremento del deficit turco – attualmente a circa 29 miliardi di dollari – per un ammontare di circa 5 miliardi di dollari entro la fine dell’anno. Secondo quanto riportato dal quotidiano turco in lingua inglese Hurriyet Daily News, il presidente del BTK ha dichiarato che la Turchia dovrebbe spingere maggiormente nella produzione nazionale di Smartphone per incrementare il prestito domestico. A questo proposito Turkcell, la principale compagnia di telefonia mobile, annunciò gia a Marzo un accordo con Qualcomm per la produzione di smartphone in Turchia. Il nuovo smartphone made in Turkey vuole posizionarsi su una fascia più economica, ponendosi sotto la soglia media di 350-400 euro di Apple e Samsung e garantire così un maggiore accesso alla popolazione. Attualmente i telefoni di Cupertino e Corea dominano il mercato turco, soprattutto grazie ai pacchetti All Inclusive vincolati a 24 mesi. I prezzi all’acquisto, infatti, si attestano a attorno i 1900 TL (circa 760 euro al cambio odierno) per i nuovi modelli iPhone 5 e Galaxy S4. Questo importo, già esorbitante per un cittadino europeo, diventa inaccessibile per qualsiasi cittadino turco. Considerando che lo stipendio minimo legale, secondo la Legge del Lavoro, si attesta attorno le 800 TL (il medio 1.500 TL circa), un cittadino turco che volesse comprare uno smartphone dovrebbe impegnare lo stipendio di 2-3 mesi. La decisione, quindi, di passare a una produzione locale ha il doppio vantaggio di: ridurre il deficit pubblico (con un contributo della produzione nazionale stimato da Turkcell attorno ai 500 Milioni di Lire Turche ogni milione di telefoni venduti) incentivare la diffusione dell’Internet Mobile grazie ai prezzi inferiori rispetto ai prodotti importati incrementare la domanda di servizi e di conseguenza della nascita di startup dedicate. Nelle intenzioni, quindi, sembra che nei prossimi mesi dovremo assistere ad un ulteriore sviluppo del mobile internet in Turchia. Resta qualche dubbio Bisogna vedere, tuttavia, come questa politica sarà portata avanti. In questi anni, infatti, il Governo Turco ha attuato misure protezionistiche per limitare l’importazione di prodotti telefonici dall’estero, tra cui la necessità da parte dei privati cittadini di registrare presso il BTK gli apparecchi importati (1 ogni 24 mesi) entro un mese dall’ingresso in Turchia, pagando una tassa di registrazione di 100 TL. Senza…

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“Web” is out! Welcome WWM

The Web is changed. Flurry merged and analyzed data coming from Alexa and ComScore. The result: Apps surpassed the Traditional WEB. The future is the World Wide Mobile but… what does it means? Will we abandon PC usage moving at the mobile? No, we’ll not. Anyway in next months many companies will have to rethink their on-line marketing strategy.  Probably we will continue to assist at a proliferation of mobile apps transfering the web services into mobile devices. Also probably we will assist to more and more failure. Because going mobile is other than giving web content. The above chart shows well that Games an Social Networking are the prominent category used. It easy to guess that the challenge will be to create and invent services designed for a mobile usage, making them distinct from the web: integrated mobile payments system is only the easiest instance. For sure the office automation applications is another one. But … what do you think about mobile checkin at airport, like a foursquare or facebook places check-in? What if we have an airport application able to manage different airline companies for the checkin? Advanced mobile applications shall be a profitable business in next years.    

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Media digitali in crescita e il dilemma dei Paid Content

Cresocono i ricavi dei New Media che nel 2009 registrano un + 12%. All’intermo del segmento, le Sofa-TV pesano per il 76%, Internet il 18% e il Mobile per il 6%. E’ quanto emerge dal rapporto “New TV e Media: la crisi accelera la trasformazione”, realizzato dall’osservatorio ICT & Management del Politecnico di Milano. I dati presentati dal rapporto evidenziano due distinte direzioni per i media basati su Internet e su Mobile. Mentre, infatti, su Internet il 98% dei ricavi si hanno dall’Advertising, sul Mobile oltre il 90% deriva dalla vendita di contenuti, in particolare di infotaitment. Per quanto riguarda le Televisioni, invece, il fenomeno mette in secondo piano le piattaforme Internet, Mobile e IPTV privilegiando le satellitari che raggiungono il 40% del mercato televisivo, con la piattaforma SKY che con il suo 84% fa ancora la parte del leone ma vede la competizione del DTT che sale all’11%. Pagamento dei contenuti: alcune considerazioni [IMHO] Se il modello di Advertising è quello che genera ancora i maggiori introiti sul canale internet, molti si stanno chiedendo come rendere appetibile e monetizzabile il contenuto. Una delle questioni poste dall’Osservatorio come opportunità – ma secondo me anche come limite – è che non è stata ancora compresa a fondo la rivoluzione del Social Web. La più grande rivoluzione del social web non è tecnologica ma di modello culturale. Il web sociale si basa sulla condivisione di idee e opinioni. Si basa sulla conversazione e sull’arricchimento della stessa attraverso l’interazione degli utenti. E’ chiaro che in questo modello, il contenuto aperto è un contenuto che accresce il suo valore non nella fase di produzione, ma nei momenti successivi alla sua divulgazione, laddove si genera la conversazione. Il flusso informativo che può generarsi è talmente elevato che l’organizzazione delle informazioni – e la sintesi – per il singolo fruitore diventa difficile. E’ qui dove, a mio avviso, si innesta l’opportunità di business. Infoproduct: un modello possibile? Tempo fa parlai di un caso italiano di infoproduct – dove rischiai anche la citazione in tribunale per uso improprio del marchio [e pensare che li stavo viralizzando, NdR] – che ritenni molto interessante per il modello di business alla base. Il Blog approfondiva temi sulla seduzione, fornendo consigli su conquiste, gestione dei rapporti, ecc. L’utente era invogliato a saperne sempre di più, ad approfondire gli argomenti e, quindi, ecco che arrivava la proposta commerciale di acquistare il manuale. L’idea alla base è molto semplice: distinguere tra il contenuto per la conversazione ed il contenuto commerciale. Dove i due possono coincidere per tema, ma avere approfondimenti diversi. Applicarli per i media è possibile. Però richiede di rivedere l’impostazione e il modo di fare giornalismo e/o televisione. SINTESI Ritengo fallimentare…

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