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Tag: social networking

Reti di acquisto e networking

Abbuydda è a metà strada tra un market place e un social network. E’ una piattaforma per far incontrare Gruppi di Acquisto e Produttori con l’obiettivo di fornire ai primi una più ampia gamma di offerta, ai secondi di raggiungere un mercato più ampio. Per entrambi la possibilità di tagliare fuori l’intermediario. Abbudaya non è solo un GA, ma un sistema che permette di creare il proprio GA e aggregare le persone al proprio interno, in una logica di social network. E’ un esempio delle nuove forme di commercio che potrebbero rientrare nei modelli futuri teorizzati da Rifkin nel suo “The Third Industrial Revolution”, secondo cui la terza rivoluzione industriale permetterà alla piccola impresa di trovare nuovi mercati e alla grande impresa di diventare l’aggregatore in grado di agevolare la transazione delle merci. Applicazioni di modelli a rete di questo tipo (distribuite e integrate) sono potenzialmente infiniti e in grado di rivalutare anche il commercio al dettaglio, che oggi soffre di una devastante concorrenza da parte della Grande Distribuzione.

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“Dalle proposte alle azioni”: un barcamp per cambiare la Pubblica Amministrazione

La rete è il mezzo del cambiamento. Le persone ne sono il motore. Assieme sono la detonazione. E’ questa la forza della rete: permettere alle persone di aggregarsi attorno ad un obiettivo, trasformarlo in progetto e darne attuazione nel reale. E’ come un virus – buono – che si diffonde e contagia la realtà. Per questo motivo non ho esitato a scrivere questo post, quando Gigi Cogo ha segnalato il Barcamp InnovatoriPA 2010 del prossimo 19 Maggio – giunto alla sua seconda edizione – . L’iniziativa nasce all’interno del network InnovatoriPA con l’obiettivo di condividere idee e progetti per migliorare la pubblica amministrazione. Per spiegare bene lo spirito dell’iniziativa riporto le parole di Gigi: […] la Pubblica Amministrazione non segue le logiche “social” alle quali siamo abituati abitando questo mondo digital-mediale. La Pubblica Amministrazione arranca, stenta, è indietro come gran parte del paese, per mille motivi che conoscete perfettamente. […] un centinaio di pazzi anche quest’anno vuol provare ad aprire i sarcofaghi, a cambiare il modo di comunicare, a disintermediare l’organizzazione e le filiere interne. Questi pazzi si trovano già da un paio i anni a condividere idee e progetti su un social network: http://www.innovatoripa.it e molti di questi abitano anche il mondo del social web, ma da soli non riescono ad amplificare il messaggio, quindi vi chiedo uno sforzo, anche quest’anno. Ecco lo spirito della Rete che molti non capiscono, la rivoluzione silenziosa che sta avvenendo: collaborazione, voglia di cambiamento e soprattutto partecipazione. La voglia di non limitarsi a dire “BASTA”, ma di dire “BASTA, quindi facciamo”. E perché non supportare questa volontà? Non vedo nulla di male nell’aiutare e nel parlare di questa iniziativa e di farlo nel modo più trasparente possibile.  Il Barcamp InnovatoriPA è una delle iniziative che nascono in rete e che agiscono nel reale. Al Barcamp, infatti, arriveremo da tutte le regioni, ci confronteremo e faremo le nostre proposte. E in chiusura mi unisco all’appello di GIGI: “da soli non riescono ad amplificare il messaggio, quindi vi chiedo uno sforzo, anche quest’anno.” Ognuno conta uno e insieme contiamo tutti! Se non riesci a scrivere un post anche tu, condividi questo! GRAZIE

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Principesse alla Riscossa: portare una donna vera in copertina

Vi ricordate di Cenerontola, il progetto virale creato da Davide Nonino per promuovere il proprio libro? Bene, quel progetto inizialmente viral-markettaro è diventato un vero e proprio movimento per dare visibilità a tutte le Cenerontole, che non trovano spazio nella stampa mainstream. Sono oltre 2500 le Cenerontole iscritte alla Fanpage, che quotidianamente postano i propri pensieri. Ora il movimento esce dal virtuale ed entra nel reale. Così, nasce “Principesse alla Riscossa“, per dar voce e volto alle principesse con la O.  Ecco cosa accadrà, dalla stessa voce di Cenerontola: […] faremo una lista di riviste/giornali dove noi VERE principesse non veniamo neppure calcolate se non perché qualche volta tocca parlare e dire con buonismo che abbondante è bello!!! Poi spedirò personalmente dal mio castello delle VERE lettere a tutte le redazioni di queste riviste in cui diremo la NOSTRA, ovvero racconteremo quali sono le DONNE VERE DI OGGI. Il nostro obiettivo? Portare una DONNA VERA in copertina o anche solo una nostra frase stampata in una pagina (ma noi voliamo alto e puntiamo alla copertina hihi…)!! Cosa conterrà la lettera? Un’introduzione di due righe in cui si spiega cosa significa essere CenerOntole (quindi non le solite principesse, proprio come spiego sulle info qui di questa pagina) + tutte le vostre frasi, niente più. Come partecipare? Scopritelo nella FanPage di CenerOntola!

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Io buzzo, tu twitti, egli si perde: chi vincerà nella lotta del social networking?

Il social networking piace al pubblico e quindi, come è naturale che sia, le aziende si buttano nello sviluppo di piattaforme alla ricerca di una fetta di mercato. Il risultato è che ci sono quasi più strumenti si socializzazione, di quanti sono gli utenti. Luca De Biase solleva un problema non indifferente per chi li utilizza come utente, ma indubbiamente impattante anche per le imprese: l’attenzione, richiesta sia per imparare l’utilizzo dello strumento, sia per unire e le informazioni provenienti da più fonti. Il secondo aspetto è molto delicato, specie per chi utilizza lo strumento al fine di comunicazione: all’aumentare del numero di canali e di fonti che li utilizzano, aumenta il rischio che il messaggio diventi rumore e non arrivi a destinazione. Ecco che nella guerra del social networking vincerà la piattaforma che: riuscirà ad integrare al meglio le sole-apps in un unico cruscotto affinerà la ricerca semantica dei contenuti organizzerà i contenuti non per persona ma per tema (tweeter lo fa bene con gli hashtag) Uno dei problemi che ancora rilevo sulle piattaforme è proprio questo: l’organizzazione della discussione per persona e non per argomento. Ma che discussione è se si incentra sul mittente e non sul contenuto?

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