Skip to content →

Month: June 2011

Sfiducia e superficialità: i dati

Quella che per me era una impressione, è stata comprovata al Forum della Comunicazione 2011. Ecco il resoconto di Business People: L’era dei social network. Con l’avvento del web 2.0, ma soprattutto dei social network, farsi una reputazione è molto più facile. Ma le piattaforme stile Facebook possono essere un’arma a doppio taglio. “Per questo – spiega Fiorella Passoni – è fondamentale che l’azienda diventi protagonista della propria comunicazione perché, se non comunichi tu, lo farà qualcun altro per te”. Anche in quanto alle fonti attenibili gli italiani si differenziano. Non si fidano dei giornali: solo il 15% crede ai quotidiani, contro il 26% di media europea e il 33% nel resto del mondo. Non va meglio alla tv e ai telegiornali (13% contro 27% e 31%) e radio (16% contro 26% e 27%). Neanche 2 su 3 si affidano ai periodici (24%), esattamente quanti si affidano invece ad un mezzo nuovo come i motori di ricerca (22% contro il 24% e il 29%). Poco creduti, ma la novità forse giustifica un certo scetticismo che coinvolge anche gli altri paesi, pure i blog (13%), i social network (7%) e i siti di condivisione contenuti come YouTube (12%). In ogni caso, per esser creduti in Italia bisogna soprattutto farsi sentire: 6 italiani su 10 dichiarano che per ritenere credibile un’informazione prima devono sentirla ripetere tra le 3 e le 5 volte, uno su dieci addirittura tra le 6 e le 9 volte. Sembra vero, quindi, che Repetita Iuvant, come insegna la scuola comunicazione di  Goebbles Goebbels. Un meccanismo che permetterebbe ai PR di far credere facilmente che Gesù è morto di raffreddore. Un problema che pone questioni di etica di comunicazione e, nuovamente, di cultura.  

Leave a Comment

Informazione. Sfiducia e superficialità dell’utente

Dopo gli interventi degli ospiti ed un primo dibattito sul ruolo della rete nel processo di informazione, ieri al Primo Lunedì ci siamo divisi in tre gruppi di lavoro, ognuno dei quali ha scelto di approfondire un argomento. Nel gruppo in cui ero io, ci si è focalizzati su come ognuno di noi acquisisca informazioni, con un occhio particolare alla rete. Il gruppo di lavoro era composto da persone mediamente giovani di età media 25-30 anni ed istruite. Il 75% ha dichiarato di non guardare la TV. Dell’intero Gruppo (circa 15 persone), solo in 3 avevano un blog proprio e, di queste, una ragazza croata in Italia per l’erasmus. E’ emersa una generale sfiducia verso le fonti informative, siano essi giornali o blogger. Allo stesso tempo, tuttavia, ho rilevato bassa predisposizione all’approfondimento delle notizie, sia che queste vengano da una fonte “autorevole”, sia da una fonte “sconosciuta”. Sensazione poi confortata anche da Pier Luca Santoro, che in un suo contributo sottolineava come le statistiche del suo blog evidenziassero una scarsa attività di lettura delle fonti citate nei suoi post. Le motivazioni di questo sono state individuate in: mancanza di tempo (per quanto riguarda i mass media)  e scarsa fiducia verso il network di riferimento. Quando la fonte è considerata autorevole, la propensione all’approfondimento diminuisce ulteriormente. Questo mi porta ad alcune considerazioni in ordine sparso: all’aumentare del numero e della diversità delle fonti, non corrisponde un maggiore approfondimento l’autorevolezza di una fonte, annulla lo stimolo all’approfondimento l’interesse verso l’informazione è legata alla fonte e non alla notizia in sè la “qualità” del network stimola/annulla l’approfondimento esiste uno scarsa propensione alla critica    

One Comment

Padova. Informazione e Rete

Questa sera a Padova si parlerà di Informazione e Internet, in occasione del Primo Lunedì di Giugno. Lo faremo con il contributo di Pier Luca Santoro (il Giornalaio), Maria Luisa Vicenzoni e Federico Guerrini. In collegamento telefonico è prevista la partecipazione di Amedeo Ricucci, giornalista RAI autore per La Storia siamo Noi del reportage “Guerra, Bugie e TV” di cui sarà proiettato un estratto a stimolo per il dibattito. L’appuntamento è alle ore 20.00 all’Antonianum di Prato della Valle.  

One Comment