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Category: Marketing / Comunicazione

“Increasingly, the mass marketing is turning into a mass of niches” [Chris Anderson, Author of The Long Tail]

The new Facebook algorithm will force pages to be more social

It seems that the new algorithm is penilizing post from Pages, favouring updates from friends instead. According empiric observation from Original Marins Page Manager, the organic reach of pages has been decrased by a 40%. This means that the Organic Visibility of page contents is going to be negatively affected by this new algorithm. Comparing with the previous EdgeRank, the new Facebook system has three improvement: Story Bumping. The content recency will be less important in selecting what to show on newsfeed. According to Facebook this will let to see about 70% of published story against the before 57%. Last actor.Will evaluate the last 50 more recent interaction in order to prioritize contents coming from actors which we interact with in the near past time. Chronological Ordering will order in chronological order the updates written by our closest friends. These improvements favour organic contents coming from personal profile more than the ones published through Pages, that will be pushed to advertise their content in order to appear in the timeline. While many social media marketers are blaming Facebook for forcing them to enter a cicle of advertisment (promoting page -> promoting contents), observing the way the new algorithm works, we can find out some guideline to rethink the Facebook Action Plan. 1. Interaction will be the key The last actor feature prioritizes in timeline posts from users we interact more with. Furthermore, it doesn’t matter if the post is recent or not. The more a content is “actioned” by closest friends, the more It will be highlighted on timeline. Beacuse the Cronological order has a low impact in ranking, if a user share a content and this content gains comments, like or other sharings, in theory it should never expire.   2. Facebook Panda The second attention-point is related to the source. According to the interview to Lars Backtrom – News Feed Manager at Facebook – by AllThingd (“Like This if You Like Pandas! Facebook Says Publishers Shouldn’t Fret About News Feed Changes.“), It seems that Facebook will mix a lot of variables in the news feed selection. Among them the prestige of the source: according to Backtron, given a certain content, if it comes from a trusted source will be better ranked than the same content coming from a non-trusted one. This means that importing feeds from news aggregators, for example, will be less valuable than an original and direct linked content. Another cut will be made on memes and “strategies employed by people who get distribution on Facebook“, like photos with call-to-action builded in order to get actioned by users and distribuited. Read also: News Feed FYI: Showing More High Quality Content (Facebook.com) 3. Conent quality and real engagement So what…

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How to verify people telling they trust you

Even if many blogger and networking experts continuosly suggest to avoid to send generic connection requests, this behavior is still common. So, if we don’t want push away the 80% of connection requests we receive, a verification process is needed. Since I’ve joined LinkedIN, I’ve tested different methods and now I probably found the one that suits to me and, I hope, to you too.

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Guerrilla Marketing Politico

Pare che ieri, molti di voi (io, ahimè, no), abbiano potuto ammirare striscioni aerei inneggianti Silvio Berlusconi e altri di voi (purtroppo sempre io escluso), abbiano letto numerosi volantini contro Silvio Berlusconi e abbiano visto apparire enormi V rosse sulle spiagge. Tutti voi avete avuto la fortuna di assistere al nuovo stadio della comunicazione Politica, mutuato dal mondo del marketing: il Guerilla Marketing Politico. Dopo Coca Cola vs. Pepsi e XBOX vs. Nintendo, ora arriva Silvio vs. Resto del Mondo. Va detto, comunque, che anche questa volta il PDL/Berlusconi ha saputo spiazzare tutti in quanto ad abilità di comunicazione e la reazione da parte di Rossi (PD) e Crimi (M5S) gli hanno regalato nuovamente il primato. Quello che mi atterrisce è, comunque, il fatto che non sia più comunicazione della politica ma politica della comunicazione.

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Cifre tonde

Le cifre “tonde”, quelle con gli interi per intenderci, mi inquietano. Mi danno sempre l’idea di pressapochismo, di una cifra messa lì solo per indicare dei numeri per far contento qualcuno ma di cui non si conosce la provenienza e poco importa. Nel realizzare Business Plan e piani di sviluppo, mi sono spesso trovato difronte a reazioni esterrefatte quando, calcoli alla mano, si presentavano cifre specificate all’unità. La reazione era sempre quella del timoroso. “Se metti questo dettaglio, rischi che ci chiedano di giustificare la cifra e poi come facciamo? abbiamo bisogno di flessibilità” Ecco il punto. Tutto deve essere relativo, il rispetto degli impegni un optional. Allora la cifra puntuale chiama responsabilità, quella tonda di permette di andare un po’ sopra o un po’ sotto dicendo “visto, comunque ci sono andato vicino”. Non solo, la cifra tonda di permette di spostare soldi da una parte all’altra in modo più flessibile, cambiare destinazione di finanziamenti rendendo più facile ridistribuire i numeri e ottenere sempre lo stesso totale. La cifra non tonda, invece, di costringe ad essere meticoloso nella gestione, a guardare il centesimo di spesa o di fatturato, a non poter trasferire finanziamenti senza che non emerga immediatamente. Perché, la cifra puntuale, richiama l’attenzione di chi la legge. In Italia siamo troppo abituati a lavorare per arrotondamenti successivi.

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Turchia, Deficit e Smartphone

Il mercato del mobile in Turchia continua a crescere. Secondo l’Autorità per le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (BTK), il primo semestre del 2013 ha visto crescere del 7% l’importazione di smartphone, per un totale di oltre 6 milioni di apparecchi (contro i 5,7 dello scorso anno) con una previsione di fine anno che si attesta attorno ai 14 milioni di apparecchi importati. Una situazione, questa, che ha messo in allarme le autorità. Secondo i calcoli effettuati dal BTK, infatti, l’eccessiva importazione potrebbe arrecare un incremento del deficit turco – attualmente a circa 29 miliardi di dollari – per un ammontare di circa 5 miliardi di dollari entro la fine dell’anno. Secondo quanto riportato dal quotidiano turco in lingua inglese Hurriyet Daily News, il presidente del BTK ha dichiarato che la Turchia dovrebbe spingere maggiormente nella produzione nazionale di Smartphone per incrementare il prestito domestico. A questo proposito Turkcell, la principale compagnia di telefonia mobile, annunciò gia a Marzo un accordo con Qualcomm per la produzione di smartphone in Turchia. Il nuovo smartphone made in Turkey vuole posizionarsi su una fascia più economica, ponendosi sotto la soglia media di 350-400 euro di Apple e Samsung e garantire così un maggiore accesso alla popolazione. Attualmente i telefoni di Cupertino e Corea dominano il mercato turco, soprattutto grazie ai pacchetti All Inclusive vincolati a 24 mesi. I prezzi all’acquisto, infatti, si attestano a attorno i 1900 TL (circa 760 euro al cambio odierno) per i nuovi modelli iPhone 5 e Galaxy S4. Questo importo, già esorbitante per un cittadino europeo, diventa inaccessibile per qualsiasi cittadino turco. Considerando che lo stipendio minimo legale, secondo la Legge del Lavoro, si attesta attorno le 800 TL (il medio 1.500 TL circa), un cittadino turco che volesse comprare uno smartphone dovrebbe impegnare lo stipendio di 2-3 mesi. La decisione, quindi, di passare a una produzione locale ha il doppio vantaggio di: ridurre il deficit pubblico (con un contributo della produzione nazionale stimato da Turkcell attorno ai 500 Milioni di Lire Turche ogni milione di telefoni venduti) incentivare la diffusione dell’Internet Mobile grazie ai prezzi inferiori rispetto ai prodotti importati incrementare la domanda di servizi e di conseguenza della nascita di startup dedicate. Nelle intenzioni, quindi, sembra che nei prossimi mesi dovremo assistere ad un ulteriore sviluppo del mobile internet in Turchia. Resta qualche dubbio Bisogna vedere, tuttavia, come questa politica sarà portata avanti. In questi anni, infatti, il Governo Turco ha attuato misure protezionistiche per limitare l’importazione di prodotti telefonici dall’estero, tra cui la necessità da parte dei privati cittadini di registrare presso il BTK gli apparecchi importati (1 ogni 24 mesi) entro un mese dall’ingresso in Turchia, pagando una tassa di registrazione di 100 TL. Senza…

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