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Tag: Beppe Grillo

Il mio “Passaparola” sulla Turchia

Fatti salvi cambiamenti all’ultimo, lunedì 24 dovrebbe essere pubblicato il mio racconto della Turchia nella rubrica PassaParola del sito di Beppe Grillo. Prima che qualcuno mi accusi di essere incoerente, viste le dichiarazioni fatte, ci tengo a sottolineare che sino all’ultimo sono stato indeciso se rinunciare o meno all’intervista. La proposta di partecipare al passaparola mi era arrivata ancora il 13 di Giugno e diedi subito la disponibilità a registrare. Quando è uscita la notizia dell’espulsione della senatrice Gambaro, preso dalla indignazione pensai di rinunciare per un fattore di coerenza, tanto da aver espresso il mio dubbio anche con lo staff. Va detto che, dall’altra parte, ho trovato comprensione e nessun tentativo di convincermi a continuare. Alla fine ho deciso di continuare e di completare la registrazione. Avevo preso un impegno e, come ho detto anche allo staff, non me la sentivo di venir meno a una promessa fatta. Inoltre sà tratta di una iniziativa che è incidentalmente collegata a quanto succede nel movimento. Si tratta, alla fin fine, di informazione. Nel Passaparola, quindi, ho raccontato di come è nata la protesta di Gezi Parki, di quale è il contesto in cui si inserisce, del ruolo che hanno avuto televisione e carta stampata, dei social media, di come si vivono questi giorni a Izmir e di quali scenari si stanno aprendo (dalle leggi sulla regolamentazione dei social media, ai rapporti con l’europa, alla nascita dei assemblee pubbliche ed altro ancora). Al di là di tutto, spero solo di aver dato un punto di vista in più.

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Il potere dei comici*

*di Özgür Mumcu pubblicato su Radikal  il 28 Febbraio 2013 traduzione dal turco di Simone Favaro “Secondo Grillo Il Movimento 5 Stelle ha i piedi nella gente, la testa in internet. Pertanto anche se la maggior parte del lavoro è su Internet, un’altra parte importante consiste nella strada.” Potrebbe riuscire un comico Italiano nel 2013 in ciò che non fece un comico Francese nel 1981? Possibile, guardando i risultati delle elezioni İtaliane che si sono manifestati questo lunedì. Il coraggioso e sorridente comico dal cuore gigante Coluche, decide di partecipare alle elezioni presidenziali del 1981 in Francia. Diceva di essere il candidato dei fannulloni, dei drogati, degli omosessuali, delle donne, dei parassiti, dei giovani, degli anziani, degli artisti, degli evasi dalle carceri, dei travestiti, dei pazzi, dei vecchi comunisti, dei neri, degli arabi, dei Francesi e del non voto. I sondaggi elettorali prevedevano che avrebbe preso il 15%. Il pagliaccio dal naso rosso Coluche durante la campagna elettorale aveva disturbato l’intera classe politica Francese dicendo “La politica è semplice, basta avere una buona coscienza e per questa una memoria corta”. Si ritirò dalla competizione poco prima delle elezioni dopo l’omicidio del suo regista. Lunedì il Movimento 5 Stelle fondato dal comico Italiano Beppe Grillo è diventato il terzo partito d’Italia (si basa sul risultato di coalizione, NdT) prendendo il 25% dei voti. La famosa rivista di tecnologia Wired ha valutato i risultati delle elezioni come la trasformazione di un blog di Internet nel terzo più grande partito d’Italia. Per dichiarazione anche dello stesso Grillo che ne è il megafono, il movimento originariamente si organizza via Internet. Alla base dell’organizzazione c’è il blog personale del comico. Secondo Grillo Il Movimento 5 Stelle ha i piedi nella gente, la testa in internet. Pertanto anche se la maggior parte del lavoro è su Internet, un’altra parte importante consiste nella strada. Già il 5 Stelle deve alle manifestazioni di strada la comprensione della sua forza di massa, in particolare al V-day. Scrivere a cosa è equivalente la V nell’espressione V-Day potrebbe portare a problemi legali, mi accontento di dire solo che quella V è l’abbreviazione della parola Italiana “Vaffanculo”. Da noi (in Turchia, NdT) potrebbe forse essere tradotto come S-Günü (1). Quello che si vede in Italia, è lo scendere in campo della scelta anti sistema. Respingendo i partiti tradizionali, la formazione politica populista senza una apparente linea ideologica è il problema. Ma realmente è questa la questione. La direzione uscita dopo il voto per uscire dalla crisi vede all’ordine del giorno una grande coalizione tra centro sinistra e centro destra. In questa eventualità si determina la crescita maggiore della opposizione al sistema e la possibilità che il partito di Grillo prenda la metà…

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Spiragli di… informazione

Questa sera Grillo torna in TV e lo fa proprio sul LA7, la rete del suo “amico” Tronchetti Provera. Nell’intervista rilasciata a Repubblica, Ilaria d’Amico fa una affermazione su cui mi trova completamente d’accordo: “[…]Ci si paralizza all’idea di essere controllati, verificati. Si ha paura di essere polticamente poco corretti. L’informazione non dev’essere politicamente corretta, deve dare voce a consenso e dissenso insieme. Quando si cerca di fare informazione politicamente corrette, si fa un’altra cosa, che non è informare i cittadini, ma è non disturbare il potere.” Beh qualcuno mi può dire che il codice deontologico dell’ordine dice esattamente le stesse cose. Peccato che questo non sia sempre vero, specie qui in Italia e qualche amico giornalista mi da anche ragione. Non si tratta di voler fare polemica a tutti i costi: si tratta di creare quel sano contraddittorio che permette di pensare e di porre di fronte alle proprie responsabilità le persone, senza permettergli di nascondersi dietro al “Sono stato frainteso”. Poi capisco, tutti abbiamo bisogno di lavorare per vivere…

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