Well, during the latest F8 which has taken place on thursday, Facebook has launched the Timeline feature. Since January when has been annunced that the Zuckerberg’s Network has been losing users in US, Facebook started a development competition that is involving security and privacy settings, groups and fanpage. Following the launching in beta of Google+, Facebook has been starting to develop many features such as the more recents featured lists, the subscribing option, the real-time activity streaming and, few days ago, timeline profile. Too much in less than one year? I think so. The ratio we have to consider on features is the learning curve required to users to accept and learning at the best the innovation. An overflow of update should stress out users and shall create a block in using it. It’s clear that Facebook goal is to arrest the potential competition of Google+, becoming an all-inclusive social network, inglobing twitter, friendfeed and google+ feature. Anyway the continuing and fast changing in user experience could create an opposite result, getting users far from the usage. From the business side, the continuing improvement shall get companies in difficult on social media strategy, especially for those companies that haven’t enough budget to build a dedicated team to follow the innovation. Furthermore, enterprises will have more difficult in monitoring ROI due to the continuing and fast updating of tatics required from the new feature. Which will be the impact of these strategy of fast improvement?
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La questione delle vignette di Maometto su Facebook ha decisamente segnato la cultura musulmana. Dopo le azioni politiche di Pakistan e Bangladesh che a Maggio hanno portato alla censura non solo di FB ma anche di Youtube, è nato in rete millatFacebook.com (abbreviato MFB), un social network che già dal nome vuole porsi come alternativa musulmana a Facebook (il termine Millat infatti indica la comunità musulmana nelle aree India/Medio-Oriente/Nord Africa) e raccogliere, come si legge nel playoff del sito, 1,5 miliardi di musulmani e le persone pacifiche di altre religioni. Nella presentazione del progetto, i fondatori dichiarano di voler garantire la libera espressione ma sempre nel rispetto delle culture e delle differenti religioni, accusando Facebook di aver violato tale principio in nome della libertà di espressione; libertà che – secondo quanto dichiarato sempre dai fondatori – è applicata in modo arbitrario e non come principio base: applicato a temi quali l’olocausto od il razzismo, ma non per i musulmani. “Freedom of expression never means going snubbing and hurting anyone while satisfying our own instinct.” Si legge in grassetto nella sezione about. La piattaforma si presenta come una evoluzione di Netlog in cui è possibile aprire il proprio Blog, creare sondaggi, chattare, caricare video e canzoni. La registrazione prende pochi secondi e, non appena eseguita, si presenta la pagina del profilo da cui è possibile accedere a tutte le funzioni. Sotto il profilo (in cui è possibile caricare la propria foto) si presenta la sezione What’s New organizzata per tipologia di contenuto, permettendo così di accedere immediatamente a ciò che interessa. Nella colonna di destra sono presenti box che consentono l’accesso rapido a diverse sezione, elencando per ciascuna i più recenti aggiornamenti. Interfaccia lineare, pulita e di semplice utilizzo (in questo migliora molto sia Netlog, sia Facebook).
Leave a CommentPer la privacy, mi pongo come avvocato diffensore di Zuk. Non sto parlando della cessione dei dati personali a terze parti – giustissima e da regolare – ma della gestione della “privacy” verso gli “amici” in rete. Che più di questione di privacy è una questione di netiquette, termine ormai passato nel dimenticatoio. Mi pare di percepire – forse mi sbaglio – che la principale preoccupazione degli utenti di facebook sia non far vedere certe cose ad alcuni, ed altre ad altri (perdonate il gioco di parole). Personalmente: se non voglio che qualcuno legga quello che posto, non accetto il contatto, non lo aggiungo tra gli amici. Se lo accetto – per tutti i motivi che posso avere – non vedo perchè debba nascodergli alcune cose. Per carità, poi ciascuno è liberissimo di farlo. Personalmente lo trovo un atteggiamento ipocrita e un tantino opportunista. FB, come tutti i network, andrebbero gestiti come la vita reale: daresti a chiunque il tuo numero di cell.? Racconteresti a tutti i tuoi fatti personali? Accetteresti caramelle dagli sconosciuti?
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