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Tag: infrastrutture

L’italia vista dagli hotel

Per il viaggio di nozze, mia moglie ed io siamo stati a Firenze per qualche giorno. Attraverso Booking.com abbiamo prenotato una stanza in un albergo a 4 stelle che, per quel periodo, aveva messo a disposizione stanze con uno sconto superiore al 50% (per la precisione 53%). Prezzo: 60 Euro/Notte. Un’occasione d’oro. L’hotel si trova al centro della città a 15 minuti a piedi da Santa Maria del Fiore e 5 minuti da Piazza Santa Annunziata. Una bella offerta. Almeno sulla carta. Ammetto che, vista l’offerta, qualche dubbio l’ho avuto. Dubbio che poi si è rivelato certezza. Nulla da eccepire sui servizi: bar molto economico (1 euro il caffè con servizio al tavolo), wifi gratuita, colazione abbondante. La stanza tuttavia, nonostante fosse pulita aveva qualche “diffetto”: non era collegata al sistema di climatizzazione centrale, quindi è stata dotata di un climatizzatore portatile il cui scarico era stato posto in balcone che, per l’acqua del climatizzatore, è diventato inutilizzabile; inoltre questo “tampone” richiedeva che la porta finestra rimanesse aperta (sicurezza?); il balcone era rovinato, mancavano piastrelle, c’erano calcinacci; le tende erano state mal sistemate e presentavano segni neri, rovinate; lo scarico della doccia (il bagno era nuovo) non funzionava bene e la cabina doccia accumulava facilmente acqua; Il frigo bar (collocato in un angolo cottura chiuso da una porta poco stabile) era vuoto Qualche giorno prima, invece, i partenti di mia moglie hanno alloggiato in un hotel a tre stelle (69 euro/notte) collocato fuori Mestre, a Scorzè. L’hotel, ricavato da un vecchio mulino ancora visibile anche se non funzionante, era immerso nel verde. Il ristorante è segnalato dalla Guida Michelin e Osterie d’Italia. Le camere spaziose, pulitissime, complete. Il servizio, stando a quanto mi dicono, ottimo. Unico neo, non da poco, è collocato in una zona completamente sprovvista di mezzi pubblici per cui o si è provvisti di macchina, oppure si è costretti a spostarsi con il taxi; costo del trasferimento fino a Venezia: 50 euro per circa 30 chilometri. Credo che questi due esempi possano ben descrivere la situazione anche del Paese dove, da un lato, hai delle strutture sovra-qualificate (hotel 4 stelle) che per lavorare hanno bisogno di abbassare le tariffe, nonostante godano di una posizione privilegiata (centro città). Dall’altro ci sono strutture meno qualificate (3 stelle) che potrebbero essere tranquillamente più valutate per la qualità dei servizi ma che, data la mancanza di infrastrutture, devono tenere prezzi bassi. Mi spingo oltre: chi ha le competenze è tenuto ai margini, chi non le ha ma ha le “capacità economiche” è al centro del ciclo economico. Una fotografia dell’Italia?

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