Moving to a foreign country is a deep change of life; not only because you’re leaving your relatives and friends (skype and social media are good tools to maintain such relationships) but also because you have planned to set your entire social and professional life in an “unknown” environment where you don’t know people and people don’t know you. As in any situation where you’re going to reinvent yourself, you have to analyze you starting point and, hereby, to develop your “strategy”. When I moved to Turkey, I had no real job opportunity or contracts. Also, in the private sphere, I had just few connections with just a couple of my wife’s friends. Here there are some lessons I learned from my experience Attend a language school To know the language of the country where you live, obviously, It’s the first step to improve the possibility to establish personal and professional relations. Attending a language school (even if you already know the language, it wasn’t my situation :)) is for sure the first step to do. Going to the school language was my first opportunity to start to networking. The main advantage is that many foreign people like you don’t know the language, so if you know at least English (that is the most common language worldwide) you can start to make your connections. During the four months I attended at the school I met a lot of persons, even others Italian that temporary or permanently moved to Turkey. I met my firends “Paolos” (yes, it was the most common name among Italians :)) and German, American, English, and other persons from different nationalities. In the very first month I got a network of 20-30 local connections composed by foreign people living in Izmir. Most of them were married with turkish people so, my “second degree” connection reached about 40-60 people. How to get value from these connections? People moving abroad have almost the same problems: how to get resident permit and how to find a job are the most popular and urgent questions. So, if you are able to help them they will help you. Try to be valuable in giving the information they need. Be open and listen to their problem and always try to help to solve. When you’ll need, they will help you back. Connect with institutions of your Country If you live in a main city, probably there is at least a Consulate. Usually Consulate’s employees are both “diplomatic” (sent to the country from the Foreign Ministry) and “administrative”, usually local people employed. So Consulate has a deep knowledge of the local environment and can help you in understanding how to approach a business or…
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Per sfruttare al meglio le potenzialità di networking (di creazione della rete di contatti) è importante ricordare che LinkedIN è costruito attorno al principio dei 6 gradi di separazione, secondo cui una persona può collegarsi ad un altra persona attraverso una catena formata da non più di 6 intermediari. Si immagini una serie di cerchi concentrici, al cui centro siamo noi. Il primo anello che ci circonda, rappresenta la nostra rete di contatti. L’anello successivo, i contatti dei nostri contatti, e così via. Ogni anello rappresenta un grado di separazione. La funzione principale di Linkedin come strumento di networking è quello di mappare questi percorsi e le nostre connessioni ad altre persone. In questo modo, se si vuole entrare in contatto con qualcuno che non conosciamo personalmente, Linkedin permette di trovare le persone nella nostra rete di contatti che possono aiutarci a raggiungere quella persona. Partendo dalla nostra rete, Linkedin formalizza la “distanza” che ci separa da una persona classificandola come: contatto di primo livello (1st degree contact), ovvero persona appartenente ai nostri contatti; contatto di secondo livello (2nd degree contact), persona che non conosciamo direttamente, ma è nella rete di uno dei nostri contatti di primo livello contatto di terzo livello (3rd degree contact), persone che sono conosciute dai nostri contatti di secondo livello. La nostra rete è formata dai contatti di primo, secondo e terzo livello. LinkedIN, rispettando il principio dei 6 gradi di separazione (ma anche per una forma di convenienza nella vendita di servizi premium, NdR) spinge l’utilizzo della “introduzione“, ovvero di farsi presentare da qualcuno. Coloro che si trovano oltre il terzo grado sono considerati “fuori dalla rete” e per poterli raggiungere dobbiamo, prima, raggiungere qualcuno presente nel terzo livello. Grazie alle statistiche di rete, LinkedIN offre la possibilità di capire le potenzialità del nostro network indicando per ciascun grado di separazione le persone che potenzialmente possiamo contattare. Informazione questa che torna utile per avere una prima stima di quanto possiamo allargare il nostro business. Ovviamente è un dato completamente asettico, non tenendo conto in alcun modo del tipo di contatto e indicando solamente il numero massimo di persone potenzialmente raggiungibili. Altrettanto chiaramente più ampio è il numero di contatti di primo livello, maggiore sarà quello di secondo e terzo livello. Nel corso degli anni, tuttavia, LinkedIN è diventato più flessibile permettendo di includere nella rete potenziale anche coloro che, pur essendo oltre il terzo grado di separazione, è potenzialmente raggiungibile perché frequenta un Gruppo al quale noi siamo iscritti. Cosa pensi di questo post? Dillo nei commenti e aiutami a migliorare la guida e dai i tuoi suggerimenti nella pagina “Guida a Linkedin“.
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