Skip to content →

Month: July 2009

Transbalkanica, il Primo videomagazine transfrontaliero del Nordest

Vi segnalo che  ogni lunedì alle ore 21.30 (per tutta l’estate) va in onda su Telechiara TRANSBALKANICA, il primo videomagazine transfrontaliero del Nordest, frutto di una serie di scambi culturali con le tv locali o nazionali dei paesi dell’ex Yugoslavia realizzato da Giulia Salmaso. Si tratta del primo caso di coproduzione internazionale per una tv locale del Nordest, poiché il programma è stato realizzato da team multinazionali che hanno collaborato assieme a Giulia Salmaso, nei mesi scorsi, mettendo a disposizione le proprie attrezzature in loco e coinvolgendomi poi anche nello sviluppo tecnologico del progetto e nella fornitura di immagini del territorio. Transbalkanica vuole raccontare ogni Paese balcanico con uno sguardo informale alle sue città, ai suoi cittadini, alle sue abitudini con particolare attenzione alla cultura, alla ricchezza artistica e alla valorizzazione del patrimonio naturale e ambientale. Transbalkanica non è un documentario patinato su un paese che non c’è o che è vero solo per l’obiettivo della telecamera: è un diario di viaggio reale dove si trovano sia nozioni essenziali per conoscere le bellezze del territorio visitato sia interviste con personalità e gente comune, rilevando incongruenze, curiosità e somiglianze con il Nordest. Transbalkanica nasce come sviluppo operativo di un progetto di collaborazione internazionale finanziato dall’Unione Europea e coordinato dall’Ufficio Veneto in Europa della Regione Veneto. Il programma andrà in onda ogni lunedì alle 21.30 a partire dal 6 luglio (e prossimamente sarà disponibile su YouTube, presso il canale di Telechiara): le prime 4 puntate sono dedicate alla Macedonia, le altre a Romania, Bosnia e Slovenia. Per chi non ricevesse Telechiara, segnalo che tutte le puntate saranno disponibili a partire dal giorno sucessivo alla messa in onda sul Canale YouTube di Telechiara (http://www.youtube.com/user/TelechiaraProduzioni). Transbalkanica è inoltre su Facebook con una pagina dedicata al programma con foto, video e possibilità di interazione all’insegna del web 2.0!

Leave a Comment

La rivoluzione della comunicazione

Non dovrebbe stupire il rapporto “Comunicare Domani” di AssoComunicazione presentato ieri a Milano. I dati a colpo d’occhio vedono consolidarsi (al di là della congiuntura economica) il crollo dei media tradizionali (TV, RADIO, STAMPA) a favore dei media digitali e delle forme di comunicazione relazionale (Eventi, Pubbliche relazioni). L’advertising classico è morto (anche quello WEB, anche se per ora i dati dicono il contrario) ed i motivi sono quelli lamentati da tutte le imprese: impossibilità di monitorare il ROI, l’esigenza di pianificare a medio lungo anche per il brand awareness e i conseguenti investimenti richiesti, nonché i costi di creatività che tutti tendono a mettere in secondo piano e che, per essere efficaci nella comunicazione, non possono essere una tantum. Quanto emerge dal rapporto non è solo il frutto di una crisi congiunturale, che sicuramente sta accelerando il processo. E’ la crescente consapevolezza da parte dell’impresa di voler raggiungere direttamente il proprio target, conoscerlo per nome e cognome e di agganciarlo in tempi rapidi. In sintesi: di monetizzare gli investimenti nel breve. Infatti le pubbliche relazioni crescono del 2,4%; gli eventi del 3,8%; il mobile advertising dell’8%; il search engine addirittura del 12%; l’email marketing del 4%. Il Direct Marketing, invece registra uno 0%. Il D.M. rimane invariato perché, così come l’advertising tradizionale, è sovrautilizzato ed il target ne è sovraesposto. Chi non è del mestiere difficilmente si ferma a leggersi i depliant o le offerte che a tonnellate riempiono la cassetta delle lettere. Se non sbaglio, inoltre, il ROI del D.M. si attesta attorno all’1%, quindi figuriamoci l’economicità dell’iniziativa. I media digitali oltre ad avere dei costi di produzione mediamente inferiori (ma NON ZERO) rispetto ai tradizionali, hanno dalla loro la misurazione, la targetizzazione e la possibilità di entrare direttamente in contatto con il potenziale cliente. Anche l’email marketing (IMHO) a breve vedrà la propria fine, a meno che effettivamente non cambi nell’approccio abbandonando l’approccio “volantino” e l’email torni ad essere uno strumento di relazione.

3 Comments