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Month: May 2011

Vita liquida a Padova

Grazie a Segnavie 2011, ieri Padovani e non hanno potuto incontrare Zygmunt Bauman – in uno dei suoi pochi viaggi in Italia. Come evidenzia bene Gino Tocchetti, non sono state dette cose nuove del suo pensiero. Tuttavia è stato affascinante sentirle sintetizzate e attualizzate. Specie per il sottoscritto che per molti anni ha rifiutato le teorie sulla modernità liquida, per poi invece capirle, interiorizzarle e abbracciarle.  

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E abbiamo capito tutto

Non è la prima volta che mi appare su Facebook questo Advertising. A parte la bufala del contenuto che non conta  il BlogDiGiulio74.it non è un blog  ma una landing page per richiedere un qualcosa di non ben definito (ebook, whitepaper, …). Non si capisce se il prodotto sia gratuito o a pagamento Non è indicato chi è l’autore o la società a cui fa capo Non sono riportate le obbligatorie note informative della privacy il vero blog è su un dominio .com intestato alla stessa persona ed in cui si trovano i riferimenti, qui si, all’ebook scaricabile gratuitamente (notare che in un post si parla di infomarketing… a proposito di contenuto :-)) Per arrivarci, però, sono passato dal NIC per la verifica del dominio e da 123people.it per ricercare informazioni sull’autore. Visto e considerato che la landing page è stata fatta per essere raggiunta dall’ads e che non tutti hanno tempo da perdere (come me :-)) nel fare ricerche, immagino i potenziali contatti persi per la mancanza di struttura della campagna … ora rileggete il body copy del Facebook Ad e datemi i vostri pareri 🙂

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Informazione on-line e l’ipertesto che non c’è

Uno dei doveri del giornalista è la verifica delle fonti. Il giornalista è chiamato ad assicurarsi che la fonte della notizia sia credibile e corrisponda a verità. Il giornalismo classico, dalla carta stampata al televiso e radiofonico ha l’oggettiva difficoltà di citare le fonti per la necessità di rendere la notizia il più possibile comprensibile. Internet risolve questo problema. Il protocollo HTTP (hyper text transfer protocol), infatti, nasce con l’obiettivo di collegare testi e informazioni presenti in punti diversi della rete all’interno di un testo. Il giornalismo online, quindi, può superare il limite dei media tradizionali arrichendo i propri contenuti rendendo disponibili le fonti. Sembra, tuttavia, che questa sia una prassi non molto usuale. Quando presenti i collegamenti rimandano a link interni o ad altri approfondimenti, molto meno alle fonti. In pezzi che commentano provvedimenti o normative, ad esempio, quasi mai si inseriscono collegamenti ai testi originali. Eppure tali documenti sono pubblicati sui siti di Camera dei Deputati, Senato e Governo. Utilizzare  l’ipertesto per citare le fonti dovrebbe essere una regola, se non un obbligo. Il riferimento alle fonti e l’utilizzo dell’ipertestualità è più frequente tra i blogger – che non hanno vincoli e codici di comportamento – per costruirsi una reputazione e una credibilità. Meno tra i giornalisti che sono garantiti dal codice deontologico e dalle varie carte dei doveri ? Infine, grazie alla multimedialità e multicanalità di oggi, i vantaggi anche da un punto di vista editoriale sono enormi. La possibilità di creare contenuti arrichiti è quasi sconfinata. Ed è lì che si gioca la differenza tra chi sa cogliere le potenzialità reali della rete e chi, invece, la utilizza come uno dei canali di comunicazione di massa. Ma sarebbe sufficiente, per il momento, ripartire dall’ipertesto.

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Turchia: migliaia di persone in difesa di Internet

Migliaia di Turchi ieri sono scesi in piazza contro la legge che entrerà in vigore il 22 Agosto e che ha fatto discutere la stampa internazionale. La protesta è stata organizzata attraverso la rete e ha coinvolto tutte le principali città della Turchia. Solo su Facebook, l’evento ha registrato oltre 600.000 partecipanti. Il tag #internetemidokunma (“Don’t Touch my Internet”) ha raggiunto lo o,1% del totale mondiale dei tweet alle ore 14.00, ora di inizio dei cortei. YouTube si è popolata di Video provenienti dalle strade (qui sotto le vie di Alsancak ad Izmir).   Una manifestazione di grandissima portata, tanto da attirare l’attenzione del New York Times, CNN, WallStreet Journal, Mashable e molti altri. Ora ci si attende la risposta del Governo, secondo il quale il profilo standard di accesso non cambierà rispetto all’attuale situazione. C’è da tenere presente che proprio di recente lo stesso governo ha bandito 138 termini, invitando gli internet provider ad oscurare i siti che contengono almeno una delle parole nell’elenco. Si spera che la manifestazione possa essere un segnale per il cambio di direzione sulla legge, anche in considerazione delle elezioni del Parlamento che si terranno il prossimo 12 Giugno.

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